La richiesta di un controllo della propria posizione debitoria attraverso i canali fisici e telematici messi a disposizione dell’Ente per qualsiasi contribuente.
Se negli ultimi tempi, anche tu, hai sentito parlare spesso di rottamazione dei debiti, pace fiscale o rinvio della notifica delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate ed hai il timore di ricevere qualche avviso, non ti resta che controllare la tua posizione debitoria con l’Ente.
Ma come vedere i debiti all’Agenzia delle Entrate?
In questo articolo ti offriremo una panoramica completa dei rimedi a tua disposizione. Più semplicemente, per controllare i tuoi debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione puoi recarti presso uno degli sportelli aperti al pubblico presenti su tutto il territorio nazionale e scegliere quello territorialmente competente oppure inviare una richiesta scritta da indirizzare alla pec istituzionale dell’ente o ancora fare accesso al sito web dell’Ente direttamente con il tuo pin personale consultando i dati fiscali e amministrativi a te riferiti.
Come vedere se ho debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione?
Per scoprire se si hanno debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, il primo passo da compiere è quello di indagare sulla propria posizione debitoria. Ma come? L’Ente su richiamato mette a disposizione del contribuente tutti i suoi canali di comunicazione, sia fisici che telematici. Tra i canali più utilizzati, vi rientra lo sportello aperto al pubblico presso il quale il contribuente può recarsi per chiedere informazioni sulla propria posizione debitoria e ottenere il rilascio della relativa documentazione. Infatti, laddove risultino debiti a carico del contribuente, gli verranno consegnati una sintesi della propria situazione debitoria complessiva e gli estratti di ruolo aggiornati alla data di rilascio.
Gli estratti di ruolo non sono altro che documenti di natura cartacea (o informatica se richiesti on line) che contengono la descrizione dettagliata delle singole cartelle esattoriali, dei vari debiti e dell’ente creditore a cui sono dovute le somme indicate, con specificazione di sanzioni, spese e interessi applicati in base alla legge [1]. Riguardo agli interessi, con decorrenza 1° gennaio 2020, la misura del saggio di interessi legali è fissata allo 0,05% in ragione d’anno.
Esempio: Se in passato non hai pagato una multa per una violazione al Codice della strada, notificata dall’Ente creditore e, successivamente, dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, nell’estratto di ruolo, oltre ai dati identificativi personali (nome, cognome, codice fiscale, etc.) troverai indicazione dell’importo della multa, della data di notifica, dell’ente creditore (Comune, Prefettura).
Lo sportello deve essere individuato con esattezza e attenzione, poiché il contribuente deve rivolgersi a quello territorialmente competente, ossia del luogo di residenza. Prima di recarsi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, è possibile richiedere un appuntamento, da prenotare nei giorni e negli orari indicati, tramite il servizio “prenota ticket” presente nell’area pubblica del portale dell’ente o sull’App Equiclick.
Se non ti è possibile recarti personalmente presso lo sportello, puoi rilasciare delega scritta in favore di un familiare o di un’altra persona di fiducia o accedere allo sportello digitale utilizzando le credenziali di accesso in tuo possesso per entrare nella tua area personale. Attraverso lo sportello digitale, puoi controllare i tuoi debiti, chiedere ed ottenere una rateizzazione o una sospensione dei debiti, pagare le cartelle, etc.
Non ci sono dei limiti di tempo da rispettare per la richiesta degli estratti di ruolo e/o della propria posizione debitoria nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ma certamente agire con tempestività aiuta a ridurre notevolmente i rischi di subire un’azione esecutiva dall’ente (ad esempio, un pignoramento).
In alternativa allo sportello – fisico o digitale – ciascun contribuente può richiedere assistenza telefonica attraverso il contact center dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, attivo 24 ore su 24 per qualsiasi tipologia di richiesta.
Tuttavia, se si tratta di una richiesta urgente è possibile inoltrare una pec agli indirizzi istituzionali indicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione al fine di ottenere una risposta in tempi rapidi. Nella pec, occorre indicare i propri dati anagrafici, specificare il tipo di richiesta, motivare l’urgenza e allegare il proprio documento di riconoscimento. In genere, la richiesta si fa con un apposito modello, denominato modello RD1.
L’ultimo e più agevole degli strumenti messo a disposizione del contribuente dall’Agenzia delle Entrate Riscossione per conoscere i propri debiti è l’accesso diretto alla propria area personale sul sito dell’Ente per il tramite delle credenziali in proprio possesso. Con un comunicato reso pubblico nelle scorse settimane, l’Agenzia ha precisato che dal 1° marzo 2021 i cittadini potranno accedere ai servizi online dell’Agenzia attraverso Spid (Sistema pubblico d’identità digitale), Cie (Carta d’identità elettronica) e Cns (Carta nazionale dei servizi), ferma restando la validità delle credenziali di Fisconline già fornite dall’Agenzia, le quali potranno essere utilizzate fino al 30 settembre 2021.
Per gli adempimenti necessari a conoscere la propria esposizione debitoria è possibile delegare anche un professionista (ad esempio, il proprio commercialista) o il proprio legale di fiducia che saranno in grado di aiutarti a comprendere l’effettivo carico debitorio. Può accadere, infatti, che tra i debiti iscritti a ruolo ve ne siano alcuni prescritti e per i quali si può chiedere l’annullamento (quindi la cancellazione del debito da pagare) dinanzi al giudice competente. Per essere più precisi, il contribuente può impugnare una cartella di pagamento di cui sia venuto a conoscenza tramite estratti di ruolo e che non sia stata notificata o sia stata notificata in modo irregolare [2].
Esempio: Se nell’estratto di ruolo trovi indicata un’imposta, quale l’Iva dell’anno 2000, considerala prescritta; se nell’estratto di ruolo è presente il bollo auto del 2001, puoi ritenerlo prescritto.
A dirlo è la stessa Corte di Cassazione che ha enunciato la teoria del termine quinquennale, precisando che tutte le pretese della Pubblica Amministrazione (Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, ecc.) si prescrivono nel termine “breve” di cinque anni [3].
[1] Decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 12.12.2019.
[2] Cass. sez. civ. 6 ordinanza n.2846 del 5.02.2021.
[3] Cass. n.23397 del 2016.
Fonte: La legge per tutti